La Metereologia e l'Anemometria
I fenomeni atmosferici, oggetto di curiosità e di interesse fin dai primordi della civiltà, furono trattati per la prima volta sistematicamente da Aristotele.
Fino al periodo rinascimentale, la meteorologia rimase tuttavia un campo dominato da conoscenze empiriche soprattutto sugli eventi eccezionali verificatisi al di sopra della superficie terrestre. La meteorologia sperimentale fu inaugurata dall'Accademia del Cimento. La scoperta e il perfezionamento del termometro, del barometro e dell'igrometro permisero di passare dalla semplice osservazione dei fenomeni meteorologici alla loro misurazione e confronto.
Nel Settecento si affermarono le osservazioni sistematiche, con la conseguente produzione di effemeridi meteorologiche, raccolte da una rete sempre più capillare di osservatori.
A partire dall'Ottocento, con l'introduzione di strumenti molto sofisticati e pienamente comparabili, lo studio delle proprietà fisiche e dinamiche dell'atmosfera divenne un campo di altissima specializzazione.
In questo ambiente si è andata a diffondersi l'anemometria : parte della metereologia che approfondisce la velocità e la pressione aerodinamica dei venti.
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